Come catturare l'attenzione e sedurre sfidando l'indifferenza Per infrangere il muro dell’indifferenza ritengo sia indispensabile scoprire strumenti introspettivi sempre più sofisticati e in questo senso l’aspetto artistico finisce per comprimere inesorabilmente quello tecnico formale. La costruzione di ogni mia immagine cerca innanzi tutto di affrancarsi dalla banalità della dimensione quotidiana e approdare alla sfera dell’inconsistenza, dell’inaspettato e dello spaesamento. Gli elementi dell’immagine vengono combinati costitutivamente, cioè vengono aggregati sistematicamente in un rapporto reciproco di totale dipendenza formale, strutturale e funzionale, fino a raggiungere una opacità referenziale. Vengono forniti innumerevoli percorsi di lettura che scaturiscono dalla combinazione a rete delle parti che compongono l’immagine, catturando l’attenzione attraverso i rumori di fondo. Dal momento che la consapevolezza del limite dell’esperienza sensibile fa capire che il mondo accessibile ai sensi non è che una modesta porzione della realtà, trovo necessario complementare il visivo con il concettuale proponendo itinerari espressivi che siano anche il travestimento di una idea e non solo visione. L’idea è il superamento dei predicati di quella forma astratta, anonima e regolatrice di tutti gli scambi che si chiama mercato: l’accumulazione infinita, la competizione sfrenata, la totale assenza di rispetto degli uomini e della natura, l’esaltazione del denaro come generatore simbolico di tutti i valori. Per tale ragione la devianza dalla simmetria, seppur proposta in forma minimale, manifesta la volontà di scardinare la norma cristallina, di destabilizzare l’ordine prevedibile e di incitare alla riflessione: un attentato ai nessi logici tradizionali che vuole mutuare una sollecitazione ad andare oltre per vedere verità scontate secondo una prospettiva nuova. L’esperienza del negativo promuove la ricerca di senso o meglio il senso nasce dal rifiuto e dal tentativo di rimozione del negativo.
Ma c’è altro nelle mie opere che resta nascosto dietro le apparenze esibite delle immagini, artifici di inganno e menzogna, che lasciano laconicamente trapelare la seduzione della notte, il sottile fascino che emana da tutto ciò che è ombra e ambiguità, là dove tutto è inconsistenza e tutto appare voluttuosamente lecito. Un buio profondo dove tutte le cose sono incatenate e intrecciate in un’invisibile disarmonia, una fonte opaca da cui vengono le parole che poi la ragione cerca di ordinare. |