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Mostre: 'Formule di pensiero' - Personale di Gualtiero Redivo

 

(AGI) - Roma, 23 feb. - Un approccio 'diverso' e ‘curioso' nella raffigurazione della 'materia' che si manifesta in forme sempre originali, alla ricerca di espressioni non 'simboliche' ma rivelatrici di un linguaggio denso di profondi significati. E' il senso delle opere di Gualtiero Redivo, pittore e matematico, che ha inaugurato in questi gironi una sua mostra personale dal titolo 'formule di pensiero', presso la galleria SMAC - Segni Mutanti dell'Arte Contemporanea - sita in via Velletri.

Quaranta lavori in esposizione, a testimonianza dell'ultimo anno di attività' dell'artista - certamente rappresentativo del nostro tempo - che trasfonde la sua personalità e il suo impegno nella 'sperimentazione polimaterica', peraltro già da lui indagata in questi anni e posta ancora a emblema di tante inquietudini della società contemporanea.

Opere prodotte con corde, stracci, stoffe, cartoni pressati di tipo industriale, materiali di ricupero fino alle creme lucida-scarpe; arte come 'formule di pensiero' che suscita spunti di riflessione su ciò che si guarda. Nella varietà dei contenuti proposti spiccano peculiari richiami 'intellettuali' a partire dai 'nodi' che appaiono in diversi lavori: nodi, come manifestazioni della complessità della vita, al cui interno si e' alla ricerca di un ordine di pensiero e di comportamenti. E dirompente appare in tal senso 'il mangiatore di nodi' - allocata in un ambiente separato e illuminato da lampade wood - una sagoma di stoffa bianca e carta povera su foglio compensato raffigurante a suo modo una persona protesa ad ingoiare nodi volanti: "un paladino, secondo l'artista, del pensiero sbrigativo che vuol far credere la realtà semplice e accattivante...nega il futuro di un popolo...rende un paese immobile confinandolo inesorabilmente nella mediocrità...". Avvalendosi anche della profonda conoscenza della storia dell'arte, Redivo trasmette in buona sostanza a chi osserva le sue opere sensazioni stimolanti rimandando - con l'evidenza e la pregnanza dei titoli "... La fabbrica dei giovani ... Economia canaglia ... la società calcolante ... la normalità del male ..." a molteplici considerazioni su temi sociali ed etici, ma nel presupposto dell'intolleranza verso ogni forma di dogmatismo politico o religioso.